Le persone

Gestione responsabile delle persone

Nel 2022 il numero di dipendenti del Gruppo Estra ha superato le 800 unità, attestandosi a 821 persone. Ad esse si aggiungono 32 somministrati, per una forza lavoro complessiva di 853 persone.
L’incremento delle persone che lavorano per il Gruppo Estra – da 736 del 2020 a 821 del 2022 – è dovuto alla politica di acquisizione di nuove Società, nonché alle assunzioni effettuate nel corso del triennio.

Per quanto riguarda la suddivisione dei dipendenti per qualifica, il 66,7% del personale ha la qualifica di impiegato e il 23,8% di operaio. Da segnalare che, in linea con il 2021, il 91,7% dei dirigenti – 22 su 24 – del Gruppo proviene dai territori in cui il Gruppo Estra affonda le proprie radici, essendo di origine toscana o marchigiana.

Rispetto alla dimensione di genere per ciascuna qualifica, si rileva una sostanziale stabilità nel corso del triennio in termini percentuali. Alla sostanziale parità di genere nelle funzioni impiegatizie, si contrappone la prevalenza maschile nelle figure dirigenziali (20 uomini e 4 donne) e nei quadri (38 uomini e 12 donne), nonché tra gli operai. È interessante notare che il 90,9% delle donne sono impiegate, percentuale che scende al 53,1% nel caso degli uomini.

Uno dei capisaldi della gestione del personale del Gruppo Estra è rappresentato dalla ferma volontà di offrire posizioni che garantiscano stabilità e continuità lavorativa, in accordo non soltanto con le strategie di politica aziendale, ma anche con principi etici che esso persegue.
Prendendo in esame soltanto i lavoratori dipendenti del Gruppo (escludendo dunque i somministrati), emerge che il 98,9% – ossia 812 persone su 821 – ha un contratto a tempo indeterminato, in ulteriore aumento rispetto al 97,2% del 2021.

La tabella sottostante riporta i dati relativi al rapporto tra la retribuzione femminile e maschile, considerando sia lo stipendio base annuale che la retribuzione totale annua e distinguendo per qualifica. Gli indicatori si rilevano piuttosto stabili nel triennio considerato. Il livello più alto di parità si raggiunge per i quadri, mentre il divario più marcato si registra per gli operai. Tale divario è dovuto principalmente ai livelli di esperienza inferiori delle donne rispetto agli uomini e dalla loro minore anzianità di servizio. Inoltre, tutte le 11 donne operaie hanno contratti part time, mentre soltanto il 3,8% degli uomini (7 persone su 184) non ha un contratto a tempo pieno.

 

Nel 2021, il rapporto fra la retribuzione totale annuale della persona che riceve la massima retribuzione e la retribuzione totale annuale mediana di tutti gli altri dipendenti era pari a 6,5. Questo rapporto è salito a 7,23 nel 2022. Inoltre, nel biennio la retribuzione totale annua del dipendente che riceve la paga più alta è aumentata del 10, 3%, mentre è diminuita dello 0, 6% la mediana della retribuzione degli altri dipendenti.

Nel 2022, sono state 120 le persone che hanno beneficiato di scatti di carriera, pari al 14,6% del totale dei dipendenti.
In linea con il 2021, la distribuzione degli scatti di carriera tra uomini e donne è sostanzialmente paritaria, come si evince dalla tabella sottostante. Da notare, inoltre, che è stato interessato da un avanzamento di livello circa 1/5 del personale femminile.
Quanto alla tipologia di qualifica, si nota nell’80% dei casi sono stati gli impiegati a beneficiare di scatti di carriera, seguiti per numero dagli operai (15,9%) e dai quadri (2,5%). Si evidenzia che dei 120 dipendenti beneficiari di scatti di carriera, 8 hanno un contratto di lavoro part-time e 3 appartengono alle categorie protette. Inoltre, il 56,7% è in possesso di una laurea e il 37,5% di un diploma di scuola superiore. Si segnala che anche un lavoratore somministrato ha beneficiato di un avanzamento di carriera.

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